Ciclismo Cup 2018, Reverberi: “La Bardiani punta al primato tra le Professional”

La Bardiani CSF va a caccia del primato nella Ciclismo Cup 2018. La formazione della famiglia Reverberi è pronta ad insidiare la leadership delle Professional italiane appartenente alla Androni-Sidermec che, dopo il Giro d’Italia, la precede di 40 punti: 266 quelli del team di Gianni Savio, 226 quelli conquistati dal Green Team, che da par suo viaggia a +13 sulla Nippo Vini Fantini e a +35 sulla Wilier Triestina-Selle Italia. La sfida si rinnoverà a partire dal prossimo 20 giugno, quando scatterà l’attesa Adriatica Ionica Race.

La debuttante corsa a tappe che si concluderà il 24 giugno e vedrà al via 16 formazioni, tra cinque World Tour, vede la Bardiani presentarsi ai nastri di partenza con ambizioni di primeggiare, come spiega il Direttore Sportivo Roberto Reverberi che, anche per l’occasione, punterà per la classifica finale su Giulio Ciccone, reduce dalle fatiche del Tour of the Alps e del Giro d’Italia.

“La cronosquadre all’inizio è abbastanza lunga e ci penalizza sicuramente perché non abbiamo cronoman puri. È molto interessante l’arrivo sul Giau, alla terza tappa, dove punteremo ancora su Ciccone, che rientra tra quei corridori a cui abbiamo chiesto uno sforzo supplementare dopo il Giro proprio per tirare dritto fino all’appuntamento con i Campionati Italiani del 30 giugno. Sono gare importanti per la classifica della Ciclismo Cup, non vogliamo perdere colpi e poi a settembre, per il rush finale, vorremmo dire la nostra insidiando il primato dell’Androni […] Loro sono attentissimi alla classifica della Ciclismo Cup, ma anche la Bardiani non vuole essere da meno e da qui in avanti sarà una lotta alla pari, specialmente da settembre in poi con tanti punti in palio”.

Inevitabile una battuta sul grimpeur abruzzese, andato a un passo dalla conquista della Maglia Azzurra nella Corsa Rosa ma, anche complice la caduta che lo ha condizionato a pochi giorni dal via di Gerusalemme, ancora incapace di lottare per le posizioni di vertice della classifica generale: “Purtroppo nella tappa di Cervinia non è riuscito a vincere il secondo Gran Premio della Montagna, altrimenti l’avremmo portata a casa. Quel giorno è arrivato quarto, era reduce da tappe in cui aveva speso tanto e di più non potevamo chiedergli […] Ha grandissime potenzialità, ma direi che è ancora presto per mandarlo in una big del circuito World Tour e farlo competere per i grandi giri di tre settimane. Secondo me entro tre anni può diventare un protagonista importante a quel livello, ha bisogno di tempo pur essendo l’unico italiano che nel breve può piazzarsi davvero tra i grandi di questo sport nelle corse principali. Ovviamente migliorando ancora a cronometro, ma senza mettergli troppa pressione perché in fondo a dicembre farà solo 24 anni”.

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